FAQ
Di seguito puoi trovare le risposte alle domande più frequenti.
Il DPR n°43 del 27 gennaio 2012 ha reso applicabile nel nostro paese il Regolamento europeo (CE) n°842/2006 su taluni gas fluorurati a effetto serra, rendendo obbligatoria la certificazione del personale e delle imprese che operano su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenti gas fluorurati a effetto serra (303/2008).
Per effetto di questo regolamento il personale e le imprese non certificate non possono più operare su apparecchiature contenti gas fluorurati, sia per effettuarne l’installazione che per attività di controllo e manutenzione.
Solo un sistema di climatizzazione sottoposto a una cattiva manutenzione può essere nocivo per la salute, perché un sistema sottoposto a una manutenzione corretta non può che contribuire a un ambiente più sano.
Umidità
Grazie al controllo dei livelli di umidità, si riduce la proliferazione di polvere, acari e muffe. La climatizzazione mantiene livelli di umidità al 40-60%, una condizione ottimale per chi soffre di allergie.
Ventilazione
I climatizzatori possono avere la ventilazione integrata. La ventilazione meccanica sta assumendo un’importanza sempre maggiore a causa della struttura delle case moderne. L’apporto di aria esterna previene la cosiddetta “sindrome dell’edificio malato” (SBS).
Filtrazione
Tutte le unità sono dotate di filtri. La tipologia del filtro può variare in base al tipo di sistema e alle esigenze del cliente. Un filtro infatti può catturare polvere e particelle oppure polveri sottili, pollini, batteri, virus, odori e persino microbi e fumo.
È necessario sostituire i filtri alle scadenze prestabilite. Quando si sostituisce un filtro in ritardo, si rischia che sia saturo e inizi a diffondere batteri invece che catturarli.
Correnti d’aria
Se un dispositivo viene scelto correttamente non vi saranno correnti d’aria. Questo è un compito che compete agli specialisti e la posizione più corretta deve essere calcolata da un installatore. Un sistema con capacità troppo ridotta non sarà in grado di raggiungere la temperatura desiderata. Un sistema con una capacità troppo alta causerà la formazione di correnti d’aria e variazioni di temperatura.
Una pompa di calore estrae energia a bassa temperatura dall’ambiente e ne aumenta la temperatura per riscaldare. Il rendimento di una pompa di calore è indicato normalmente con il coefficiente di prestazioni del sistema, con valori che di solito variano in una scala da 3 a 5. In altre parole, l’estrazione di calore da fonti di energia rinnovabile richiede solo 1kW di potenza in ingresso per generare dai 3kW ai 5kW di potenza di riscaldamento. I sistemi a pompa di calore sono quindi dalle 3 alle 5 volte più efficienti rispetto alle caldaie a combustibili fossili e, pertanto, perfettamente in grado di riscaldare un’intera abitazione, anche con temperature invernali molto basse. La crescente popolarità di questi sistemi di riscaldamento è dimostrata dallo straordinario successo che stanno riscuotendo in un clima freddo come quello della Scandinavia.
La tecnologia ad Inverter è integrata nell’unità esterna. Aumenta gradualmente la sua capacità in base al fabbisogno necessario per raffrescare o riscaldare un determinato ambiente. La tecnologia ad Inverter può essere paragonata a quella di un’automobile: “Più spingi sull’acceleratore, più vai veloce”.
Un’unità ad Inverter aumenterà gradualmente la sua capacità basandosi sul fabbisogno necessario per raffrescare o riscaldare un determinato ambiente. La tecnologia senza Inverter può essere paragonata all’accensione e spegnimento di una lampada. L’accensione di questo tipo di unità la porterà a funzionare a pieno carico.
• Si raggiunge più velocemente la temperatura desiderata
• Tempi di avviamento ridotti di 1/3
• Grande risparmio di energia e di denaro: 30% in meno di consumo energetico
• Evita cicli di avvio/arresto del compressore e quindi non vi sono picchi di tensione
• I costi per il consumo energetico si riducono di 1/3 (rispetto alle normali unità on/off)
• Nessuna escursione di temperatura
Un climatizzatore funziona in modo simile a un refrigeratore. Il refrigerante circola attraverso il sistema e cambia di stato o condizione. Il “ciclo di refrigerazione” si compone di quattro processi.
Processi:
1 Il compressore, che pompa il refrigerante lungo il sistema, è il cuore pulsante del climatizzatore. Prima di entrare nel compressore, il refrigerante è un gas a bassa pressione. Grazie all’azione del compressore, diventa un gas ad alta pressione, si riscalda e scorre verso il condensatore.
2 Nel condensatore, il gas ad alta pressione e ad alta temperatura rilascia il proprio calore nell’aria esterna e diventa un liquido sottoraffreddato ad alta pressione.
3 Il liquido ad alta pressione attraversa la valvola di espansione, che ne riduce la pressione. In tal modo, la temperatura scende al di sotto di quella dello spazio refrigerato. Ne risulta un liquido refrigerante freddo, a bassa pressione.
4 Il refrigerante a bassa pressione scorre fino all’evaporatore, dove assorbe calore dall’aria interna attraverso l’evaporazione e si trasforma in un gas a bassa pressione. Il gas ritorna al compressore, dove ricomincia così il ciclo. Nel caso di una pompa di calore, il ciclo può essere invertito.
R-32 e classe A+++più efficiente ed eco-compatibile!
l’R-32, un refrigerante che comporta minori emissioni di CO2. Ciò significa che le unità hanno un potenziale di riscaldamento globale più basso e, in generale, sono più efficienti. A tutto vantaggio dell’ambiente! Le avanzate tecnologie per il risparmio energetico garantiscono elevati livelli di efficienza stagionale sia in riscaldamento sia in raffrescamento, fino alla classe A+++.
I climatizzatori in pompa di calore beneficiano delle detrazioni fiscali IRPEF (persona fisica) o IRES (società) per le opere finalizzate al risparmio energetico.
In alternativa, è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali IRPEF relative alla ristrutturazione edilizia. Per avere maggiori informazioni contattaci oppure visita il nostro sito web al seguente link.
Scopri come fare consultando il seguente link dell’Agenzia delle Entrate dedicato alle Detrazioni.